
Il “No Contact” – interrompere ogni contatto con la persona di cui sei ossessivamente innamorato – è la pietra angolare per superare la limerenza.
Sembra semplice: smetti di scrivergli, di vederlo, di seguirlo sui social, e tutto finisce!
Peccato che la realtà sia più complessa…
Quando provi davvero a interrompere ogni contatto, il tuo cervello reagisce.
Negli ultimi mesi lo hai addestrato a cercare quella persona a ogni costo, e disimparare quel meccanismo richiede tempo, costanza e un piano preciso.
Ecco a cosa serve questa guida: elenca i passi positivi da compiere perché il No Contact funzioni, le conseguenze negative che dovrai aspettarti e come superare gli ostacoli più probabili.
Seguendo questa checklist aumenterai enormemente le possibilità di liberarti dalla trappola della limerenza.
1. Taglia ogni legame possibile
Il No Contact significa zero interazioni: niente messaggi, chiamate, incontri, like, visualizzazioni o controlli sui social.
È un’uscita completa dalla vita dell’altro.
A volte, però, questo non è pienamente possibile – per esempio, se lavorate insieme o vivete nello stesso ambiente. Quando il contatto è inevitabile, è importante stabilire confini chiari. Un confine come “nessun messaggio dopo le 18” è facile da definire e far rispettare. Un proposito vago come “gli scriverò meno” è invece un varco che il tuo cervello limerente sfrutterà.
Chiediti: quanto vicino posso arrivare al vero no contact? Entro questi limiti, quali confini precisi posso fissare?
2. Scegli come disintossicarti
Tagliare i contatti bruscamente – “a freddo”, come si dice – è il modo più diretto per imporre il No Contact. Funziona, e se possibile può essere davvero trasformativo.
Tuttavia, spesso non è il modo più sicuro per superare la limerenza.
Un taglio netto può essere dirompente e attirare attenzioni indesiderate se hai contatti regolari con il tuo LO. Non vuoi dover spiegare o giustificare il tuo improvviso cambio di comportamento. Peggio ancora, il tuo cervello limerente probabilmente andrà in panico all’idea di non rivederlo mai più e farà di tutto per sabotarti.
Un approccio graduale è spesso più efficace: significa ridurre progressivamente i contatti nel tempo, diminuendo le interazioni in modo controllato. È come “svezzarsi” dalla dipendenza, invece di imporsi una perdita improvvisa e scioccante.
Essere specifici è fondamentale: se passi tutte le pause caffè con il tuo LO, riduci prima a una volta ogni due giorni, poi una volta a settimana, e infine smetti del tutto. “Vederlo meno” non è un piano concreto.
La cosa essenziale è la direzione: rapida o lenta, la riduzione deve essere progressiva e chiara, per evitare ricadute.
3. Proteggiti sui social
Nel mondo iperconnesso, l’altro è sempre a un clic di distanza.
Blocca, silenzia, togli l’amicizia, cancella la cronologia.
Ogni immagine, post o storia può riaccendere il craving, quella voglia irrazionale di sapere, di vedere, di illudersi.
Usa la tecnologia come alleata della tua guarigione, non come un’arma contro di te.
4. Cambia ambiente
Quando la limerenza è forte, tutto diventa un promemoria: la canzone, il locale, la sedia, il messaggio salvato.
Ti accorgerai presto che i “trigger” sono ovunque: luoghi, orari, oggetti, odori… tutto può riportarti a lui/lei.
Il tuo cervello di ricerca del piacere vuole motivarti a ristabilire il contatto.
Per smettere di pensarci, cambia scenario: riarreda la stanza, cambia percorso per andare al lavoro, cambia playlist, cambia routine.
Elimina tutto ciò che ti riporta a quella persona.
5. Crea una rete di sostegno
Affrontare una dipendenza emotiva da soli è difficile.
Condividi il tuo percorso con un amico fidato, un terapeuta, qualcuno che ti aiuti a mantenere il proposito.
E cerca nuove fonti di energia: un corso, uno sport, una nuova abitudine.
Ricominciare a vivere ti darà più forza che rimuginare sul passato.
6. Accetta l’incertezza
All’inizio il No Contact può darti la carica: finalmente sei tu che prendi il controllo, sei tu che decidi per il tuo futuro.
È un traguardo da celebrare, perché la nebbia dell’ossessione si dirada e ti fa intravedere chi puoi essere senza la limerenza.
Purtroppo, quella sensazione iniziale di forza non dura sempre.
Uno dei momenti più difficili arriva quando non sai cosa sta succedendo.
Quell’incertezza può tormentarti: Cosa sta facendo? Gli manco? Ho mollato troppo presto?
Se poi scopri casualmente qualcosa su di lui/lei, può nascere una forte paura di perderti qualcosa (FOMO). Ti sembra di essere rimasto indietro, di aver sbagliato.
Ma il No Contact significa lasciare andare.
Per quanto tu desideri sapere cosa prova davvero per te, se vuoi andare avanti devi accettare l’incertezza e starci bene.
Il mantra è: “Non lo so, e va bene così.”
7. Preparati all’astinenza
Nessuno si libera facilmente da un’abitudine radicata – soprattutto da una che dava un piacere intenso.
Il tuo cervello resisterà al No Contact perché desidera la “scarica di dopamina” che riceveva pensando o stando con il tuo LO.
Tutte le persone affette da dipendenza attraversano dolori da astinenza durante la disintossicazione.
Nel tuo caso, potresti provare irrequietezza, irritabilità e un forte impulso a riconnetterti.
Queste sensazioni derivano da circuiti neuronali abituati a collegare il LO alla ricompensa.
Riconoscere che si tratta di una risposta biologica e non di un “bisogno reale” ti aiuterà a vederle come temporanee.
Sono la prova che il tuo cervello sta attraversando la fase di astinenza e che stai lasciando andare un’abitudine malsana.
Resisti: passeranno.
8. Affronta la solitudine
L’altra grande difficoltà del No Contact è la solitudine.
Per molti “limerenti”, il LO era fonte di amicizia, sostegno, energia, risate, eccitazione – almeno all’inizio, prima che la limerenza diventasse un peso.
Era il centro del tuo mondo, dentro e fuori.
Lascerà un vuoto.
Riconoscere questo dolore – senza minimizzarlo né colpevolizzarti – è salutare.
Nasce dalle speranze emotive che avevi proiettato sul LO, un legame che, pur inappropriato, ti sembrava significativo.
È un sacrificio necessario, ma è saggio anticipare la tristezza che comporta.
Preparati trovando nuove amicizie, nuovi interessi e fonti di appagamento più sane.
Dai alla tua vita una nuova direzione piena di significato e ricompense migliori.
9. Attenzione alle ricadute
Dolori da astinenza, solitudine e voglia di “un’ultima volta” sono nemici potenti, ma puoi vincerli concentrandoti sul tuo futuro, non sul passato contaminato dal LO.
Le ricadute sono comuni quando un incontro inaspettato o un ricordo nostalgico riaccendono dubbi e rimpianti.
Il tuo cervello limerente ti inganna, facendoti credere che il contatto con il LO porti felicità.
In realtà porta solo un sollievo momentaneo, seguito da rimorso.
Riconoscere che si tratta di un conflitto tra i tuoi obiettivi consapevoli e le abitudini inconsce ti aiuta a comprendere le ricadute.
Puoi rialzarti, sostenuto dal tuo sistema di supporto e dai tuoi confini.
Riafferma il tuo piano, supera dolore e dubbi, e arriverai a una vita libera dalla limerenza.
10. Goditi la libertà
La limerenza, col tempo, svanisce.
Il No Contact accelera il processo e ti restituisce lucidità, energia e dignità.
Un giorno guarderai indietro e penserai: “È stato difficile, ma mi ha insegnato molto.”
Sii orgoglioso del tuo coraggio.
Hai scelto di liberarti.
E la libertà è sempre un’ottima ragione per festeggiare.
© Traduzione e adattamento da Dr Tom Bellamy – livingwithlimerence.com











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