Come capisci quando stai guarendo: 10 segnali che stai uscendo dalla limerence

Guarire dalla limerence non significa dimenticare improvvisamente il LO (limerent object, ovvero la persona verso cui si sviluppa l’infatuazione ossessiva), né diventare completamente indifferenti da un giorno all’altro. È un processo graduale, fatto di piccoli segnali silenziosi che indicano che qualcosa dentro di te sta cambiando. Ecco alcuni indizi preziosi che possono dirti che stai guarendo, anche se a volte non te ne accorgi.

1. Non senti più l’urgenza di cercare il LO per sentirti valido

Inizi a sentire che il tuo valore non dipende da una sua risposta, da un suo messaggio, da un suo sguardo. Non ti senti più definito da quella relazione, né dalla sua reciprocità emotiva. Cominci a riscoprire chi sei al di là dello sguardo dell’altro, e a riconoscere che il tuo valore non ha bisogno di essere confermato da nessuno.

2. I tuoi pensieri non sono più occupati al 100% dal LO

Il LO non è più al centro costante della tua mente. I pensieri intrusivi possono ancora arrivare, ma ora riesci a notarli senza identificarti con essi. Li osservi, li lasci passare, senza lasciarti travolgere. Hai fatto spazio mentale per altro: progetti, relazioni, interessi che non ruotano attorno a lui/lei.

3. Il tuo umore non dipende più dai segnali del LO

Le sue interazioni, i suoi silenzi, i suoi like non determinano più come ti senti durante la giornata. Può ancora farti effetto, ma non sei più in balia dei suoi comportamenti. Il tuo equilibrio emotivo non è più appeso a lui o lei. Hai ripreso possesso del tuo centro.

4. Non organizzi più la tua vita attorno al LO

Non pianifichi più impegni, uscite o percorsi con l’intento (anche inconscio) di incrociarlo o passarci del tempo insieme nella speranza che accada qualcosa. Ora metti al centro te stesso/a, i tuoi amici, la tua famiglia. Dai priorità a chi ti sceglie davvero, e a ciò che nutre davvero la tua vita. E questo ti fa sentire più saldo, più libero.

5. Riesci a resistere all’impulso e lasciar andare più facilmente

Quando senti un impulso limerente — quel desiderio improvviso di controllare i social del LO, mandargli un messaggio, o semplicemente fantasticare su un incontro — riesci a riconoscerlo per quello che è: un segnale del tuo cervello in cerca di dopamina, non un bisogno reale o urgente. Non ti senti più costretto ad assecondarlo. Riesci a fare un passo indietro, respirare, scegliere consapevolmente di non reagire. Stai imparando a tollerare il disagio senza doverlo subito placare. Stai imparando a gestire i craving invece che esserne dominato.

6. Ti piace stare con le altre persone senza pensare costantemente al LO

Cominci a goderti le relazioni con amici, familiari, colleghi. Non sono più solo un diversivo o una distrazione: ti accorgi che puoi davvero essere presente con gli altri, senza ruminare sempre sul LO. E ti sorprendi, a tratti, a ridere, a essere leggero, a sentirti di nuovo vivo.

7. Stai dando direzione alla tua vita, senza che il LO sia al centro

Hai iniziato a porti obiettivi che non hanno nulla a che vedere con il LO. E soprattutto: non solo li pensi, ma li persegui. Agisci. Ti muovi. Ritrovi un senso e uno scopo che partono da te. La tua motivazione non dipende più da ciò che lui/lei fa o non fa.

8. Vedere il LO interagire con altri non ti devasta

Forse ti punge ancora un po’, ma non ti distrugge. Non scatena più quella spirale di angoscia e gelosia. Riesci a mantenere il distacco, a respirare, a lasciar andare. Sai che il suo mondo non ti appartiene più, e che il tuo merita di essere abitato da chi ci vuole davvero stare.

9. Sei più consapevole delle tue insicurezze e ferite interiori

Stai iniziando a vedere cosa c’era sotto la limerence: paure profonde, ferite antiche, bisogni rimasti insoddisfatti. E questa consapevolezza non ti spaventa, anzi: ti apre alla possibilità di lavorarci su con gentilezza. Cominci a comprendere che ciò che cercavi nel LO era, in parte, un modo per colmare vuoti che ora impari ad accogliere in te stesso/a.

10. Quando la limerence torna, la riconosci

Sai cos’è. Sai come si manifesta. E quando torna (perché può tornare), non ti prende più alla sprovvista. La vedi, la nomini, la accogli. E poi, la lasci andare. Non ti definisce più. È un’eco, non una tempesta.


Guarire non è un traguardo netto. È un movimento lento, spesso impercettibile, fatto di piccoli spazi che si aprono dentro. Ma se ti riconosci in almeno uno di questi segnali, sappi che stai già andando nella direzione giusta.

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CHI SONO

Mi chiamo Nada. Non sono una psicologa né una neuroscienziata, ma una ricercatrice che ha vissuto in prima persona l’esperienza della limerence. Il mio obiettivo è raccogliere e condividere le migliori fonti e informazioni disponibili per aiutare chi si trova alle prese con questa condizione, offrendo supporto e comprensione attraverso la conoscenza.

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