Limerence e gelosia

La gelosia è un’emozione universale, ma nella limerence (limerenza) assume caratteristiche uniche e spesso devastanti. Non si tratta tanto della paura di un tradimento (dato che spesso non esiste una vera relazione con il Limerent Object o LO, l’oggetto dei nostri desideri), ma del timore che il LO rivolga la sua attenzione a qualcun altro. Questo solo pensiero può scatenare ansia, insicurezza e un vero e proprio panico emotivo.

Gelosia nella limerence: non è il tradimento, ma l’attenzione che conta

Nelle relazioni tradizionali, la gelosia nasce dalla paura di perdere il partner a causa di un tradimento o di una connessione più profonda con qualcun altro. Nella limerence, invece, la vera paura è che il LO sposti la sua attenzione ed energia su un’altra persona, anche senza che vi sia un coinvolgimento romantico o sessuale.

Basta un gesto insignificante da parte del LO per scatenare la nostra insicurezza:

  • Una conversazione più lunga con qualcun altro.
  • Un sorriso o uno sguardo intenso verso qualcuno.
  • Un cambio di atteggiamento verso di noi, anche lieve, rispetto al solito.

Questi eventi possonofarci sentire improvvisamente trascurati, rifiutato o “sostituiti”, anche se nella realtà non c’è alcuna intenzione negativa da parte del LO.

La dipendenza chimica e il bisogno di attenzione

Uno degli aspetti più potenti della limerence è il suo effetto chimico sul cervello. L’ossessione per il LO non è solo emotiva, ma ha una forte base neurobiologica. L’interazione con il LO e la percezione del suo interesse rilascia dopamina, lo stesso neurotrasmettitore coinvolto nelle dipendenze da sostanze. Questo significa che il nostro cervello è in costante ricerca della sua “dose” di gratificazione.

Quando il LO ci dedica attenzione, ci sentiamo euforici. Ma se quella stessa attenzione viene data a qualcun altro, anche solo per un attimo, il cervello interpreta la situazione come una privazione della nostra “droga”, facendo scattare emozioni come:

  • Panico e ansia improvvisa.
  • Rabbia o frustrazione ingiustificata.
  • Sensazione di vuoto o abbandono.
  • Bisogno urgente di riconquistare l’attenzione del LO.

Ecco perché, a volte, il LO spesso non fa nulla di male. Non ci ha traditi, non ha interrotto la comunicazione, ma semplicemente ha parlato con qualcun altro o ha mostrato un minimo di distacco, scatenando in noi una reazione esagerata.

Come gestire la gelosia nella limerence?

Se riconosci di provare questo tipo di gelosia, ecco alcuni passi per gestirla in modo più sano:

1. Riconoscere che si tratta di una dipendenza chimica

Comprendere che la tua reazione è guidata da meccanismi chimici del cervello aiuta a ridimensionare l’emozione. Non sei pazzo, non sei ossessivo senza motivo: è la dopamina che sta giocando un ruolo cruciale.

2. Imparare a distinguere realtà e percezione

Chiediti: il LO sta davvero facendo qualcosa che mi danneggia o è solo la mia paura che mi sta facendo soffrire? Molte volte, il problema non è quello che sta accadendo, ma come lo interpretiamo.

3. Evitare di cercare costantemente conferme

Il bisogno di controllare le azioni del LO, vedere quando è online, analizzare ogni sua parola o gesto è un ciclo tossico che alimenta la dipendenza. Accettare che non possiamo avere il controllo su ogni interazione del LO aiuta a spezzare questo schema.

4. Costruire un benessere indipendente dal LO

La limerence ci porta a delegare il nostro benessere emotivo completamente al LO, ma è essenziale ritrovare il senso di valore personale al di fuori di questa persona. Alcuni modi per farlo sono:

  • Coltivare hobby e passioni personali.
  • Investire in amicizie e relazioni diverse.
  • Praticare mindfulness o tecniche di gestione dell’ansia.

5. Esplorare le ferite emotive

Spesso, il disinteresse da parte del LO tocca tasti più profondi dentro di noi, riaprendo vecchie ferite emotive legate all’abbandono o al sentirsi invisibili. Questo è un aspetto che merita di essere esplorato in un percorso terapeutico.

6. Accettare che il LO non ci appartiene

Allo stesso tempo, è essenziale accettare che il LO è una persona indipendente, con la propria vita e le proprie scelte. La gelosia ci fa desiderare di essere la loro priorità assoluta, ma questa aspettativa è irrealistica e dannosa.

Conclusione: liberarsi dalla gelosia per ritrovare serenità

La gelosia nella limerence è spesso una reazione incontrollabile, scatenata più dalla paura della perdita di attenzione e dalla nostra “dose” di droga che da un reale pericolo di abbandono. Comprendere che si tratta di una dipendenza chimica aiuta a gestire le emozioni in modo più razionale e sano.

Alla fine, la vera libertà emotiva si raggiunge quando si smette di dipendere dall’attenzione di una sola persona e si impara a costruire una sicurezza interiore indipendente dal LO.

Liberarsi dalla gelosia significa lasciar andare l’ossessione per il LO e riconoscere che la nostra felicità deve nascere da noi stessi, senza più dipendere da una presenza esterna.

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CHI SONO

Mi chiamo Nada. Non sono una psicologa né una neuroscienziata, ma una ricercatrice che ha vissuto in prima persona l’esperienza della limerence. Il mio obiettivo è raccogliere e condividere le migliori fonti e informazioni disponibili per aiutare chi si trova alle prese con questa condizione, offrendo supporto e comprensione attraverso la conoscenza.

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