Riprogrammare il subconscio per liberarsi dalla limerence

La limerenza si radica profondamente nel nostro subconscio, alimentata da pensieri ossessivi e credenze distorte che si consolidano nel tempo. Tutte le fantasie sulla persona oggetto dei nostri desideri (LO – Limerent Object) hanno “programmato” il nostro cervello ad associare il LO con la fonte del nostro benessere e la nostra ragione di vita.

Quando gli aspetti negativi di questa relazione (ansia, sofferenza, depressione) superano gli aspetti positivi (euforia), capiamo che è il momento di mettere fine a questa altalena emotiva e proviamo a staccarci. Il primo passo, come già spiegato in un altro post, è il no-contact (ovvero interrompere ogni comunicazione e accesso al LO). Ma il no-contact da solo non basta: è necessario “riprogrammare il subconscio“, cioè fare l’inverso di quel processo che inconsapevolmente ci ha condotti in questa trappola. Riprogrammare il subconscio è uno strumento potente per liberarsi da questa trappola emotiva e costruire una nuova vita, basata su relazioni autentiche e benessere personale.

Cos’è il subconscio?

Il subconscio è una parte fondamentale della mente umana che opera al di fuori della nostra consapevolezza. A differenza della mente conscia, che è responsabile dei pensieri razionali e delle decisioni immediate, il subconscio è il luogo dove risiedono abitudini, credenze profonde e schemi di pensiero radicati. Dal punto di vista neurobiologico, il subconscio è fortemente influenzato da aree come il sistema limbico, che gestisce emozioni e ricordi, mentre la mente conscia è governata principalmente dalla corteccia prefrontale, responsabile dell’autocontrollo e della razionalità. Questo sistema subconscio funziona come un “pilota automatico”, modellando comportamenti e reazioni basati sulle esperienze accumulate e sui messaggi ripetuti nel tempo. Ad esempio, studi neuroscientifici dimostrano che la ripetizione di associazioni emotive può rafforzare specifiche connessioni neurali, consolidando schemi di pensiero difficili da modificare senza un intervento consapevole.

Questo spiega perché spesso agiamo in modo impulsivo o intrusivo durante la limerence: il subconscio, governato dal sistema limbico, domina il nostro comportamento, mentre la corteccia prefrontale fatica a esercitare un controllo razionale. Nel contesto della limerence, il subconscio è stato condizionato a vedere il LO (Limerent Object) come fonte primaria di benessere e scopo di vita. La riprogrammazione di questa parte della mente è dunque essenziale per spezzare i cicli tossici.

Come si accede al subconscio?

Accedere al subconscio richiede di raggiungere uno stato mentale rilassato, dove la mente conscia riduce la propria attività e lascia spazio a quella subconscia. Questo stato è spesso caratterizzato dalla presenza delle onde alfa, un tipo di frequenza cerebrale associata al rilassamento e alla concentrazione profonda.

Le onde alfa si manifestano naturalmente:

  • Prima di dormire o al risveglio: Quando siamo in una condizione di semi-coscienza.
  • Durante la meditazione o il rilassamento profondo: Attraverso tecniche come la respirazione consapevole o l’ascolto di musica binaurale.
  • Durante attività ripetitive e rilassanti: Come camminare o disegnare, che abbassano l’attività della corteccia prefrontale.

Questi momenti sono ideali per introdurre nuove credenze o visualizzazioni positive, poiché il subconscio è più ricettivo agli input esterni. Utilizzare affermazioni positive o immaginare scenari alternativi durante questi stati può accelerare il processo di riprogrammazione mentale.

Come la limerence programma il subconscio

Senza rendercene conto, siamo stati noi stessi a programmare il nostro subconscio a dipendere dal LO. Questo accade quando:

  • Pensiamo al LO nei momenti di vulnerabilità: Come prima di dormire o appena svegli, quando la mente è più recettiva alle influenze.
  • Ripetiamo scenari mentali: Riproiettiamo conversazioni, immaginiamo incontri futuri o rivediamo vecchi ricordi con il LO.
  • Reagiamo automaticamente ai segnali del LO: Il subconscio associa questi stimoli a emozioni intense, come euforia o ansia, rafforzando il legame tossico.

Questi comportamenti consolidano un ciclo di dipendenza che è difficile spezzare senza un intervento consapevole.

Perché la riprogrammazione è necessaria

Riprogrammare il subconscio significa interrompere questi schemi tossici e sostituirli con pensieri e comportamenti più sani. Questo processo richiede tempo e costanza, ma è fondamentale per:

  • Recuperare il controllo sul pilota automatico: Smettere di agire spinti da impulsi inconsapevoli legati al LO.
  • Sviluppare nuove connessioni mentali: Associando emozioni positive a esperienze indipendenti dal LO.
  • Costruire una nuova immagine di sé: Libera dall’ossessione e focalizzata sul benessere personale.

Tecniche per riprogrammare il subconscio

  1. Visualizzazioni guidate:
    • Immagina una versione di te stesso libero dal LO, impegnato in attività appaganti e circondato da relazioni autentiche.
    • Usa tutti i sensi per rendere l’immagine più vivida e coinvolgente.
    • Puoi anche immaginare delle scene che coinvolgano il LO in cui tu reagisci in maniera calma e indifferente ad eventuali stimoli positivi o negativi.
  2. Affermazioni positive:
    • Ripeti frasi come “Sono completo, autonomo e appagato” o “Merito relazioni autentiche”, soprattutto nei momenti di rilassamento, come prima di dormire.
    • Le affermazioni devono essere realistiche e personali, capaci di entrare in risonanza con tue le emozioni e i desideri più profondi.
  3. Lettera al tuo futuro sé:
    • Scrivi una lettera indirizzata al tuo “futuro sé” immaginando la persona che desideri diventare una volta libera dalla limerence.
    • Descrivi come ti sentirai senza l’influenza del LO e quali traguardi personali avrai raggiunto.
    • Questo esercizio non solo ti aiuterà a visualizzare un futuro migliore, ma fungerà anche da promemoria del tuo impegno a superare la dipendenza emotiva.
  4. Scrittura terapeutica:
    • Scrivi i tuoi pensieri intrusivi e analizzali criticamente per identificare schemi tossici.
    • Sostituisci i pensieri negativi con alternative più realistiche e positive.
  5. Esercizio della scena alternativa:
    • Ogni volta che immagini il LO, sostituisci quella scena con una in cui sei sereno e impegnato in attività significative.
    • Puoi anche cercare di associare il LO ad uno stimolo negativo focalizzandoti sui suoi difetti o immaginando scene in cui le interazioni hanno conseguenze negative.

L’importanza della pazienza

Il subconscio è stato programmato nel tempo e richiede altrettanto tempo per essere riprogrammato. È normale avere ricadute o sentirsi frustrati, ma ogni piccolo progresso è un passo verso la libertà emotiva.

Conclusione

La riprogrammazione del subconscio è una chiave essenziale per liberarsi dalla limerence. Attraverso tecniche mirate come visualizzazioni, affermazioni positive e meditazione, è possibile riscrivere i cicli tossici che ci legano al LO. Con il tempo, questa pratica ti porterà a riscoprire una nuova versione di te stesso, più libera, consapevole e resiliente. Attraverso l’impegno e la costanza, potrai non solo superare la limerence, ma anche costruire una vita emotivamente equilibrata, ricca di relazioni autentiche e significative. Ricorda, il viaggio verso il benessere non è lineare, ma ogni passo avanti, anche il più piccolo, è un segnale di crescita e rinascita.

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CHI SONO

Mi chiamo Nada. Non sono una psicologa né una neuroscienziata, ma una ricercatrice che ha vissuto in prima persona l’esperienza della limerence. Il mio obiettivo è raccogliere e condividere le migliori fonti e informazioni disponibili per aiutare chi si trova alle prese con questa condizione, offrendo supporto e comprensione attraverso la conoscenza.

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